LE TERRE DEL GENTILE E DELLA VALLE DEL CESANO 

Fabriano è proprio la città che non ti aspetti! Immersa nelle Terre del Gentile è possibile passeggiare per i suoi vicoli potendo godere delle sue caratteristiche architettoniche e enogastronomiche, nonché quelle culturali con la sua rete museale, senza tralasciare una visita al Teatro Gentile. 

Vi consigliamo quindi di visitare:  

 

“Il mastro cartaio all’opera nella produzione della carta fatta mano” © Opera&Sound Worldwide

Il Museo della Carta e della Filigrana, visitato ogni anno da milioni di visitatori e scolaresche, posto a pochi metri dai Giardini Margherita, offre oltre ad un’esposizione di filigrane con ragguagli sulle tecniche per ottenerle, anche una esperienza unica!

E’ impossibile infatti lasciarsi sfuggire l’occasione di sporcarsi le mani nella pasta di materie prime che costituiscono un foglio di carta! IL Museo infatti offre la possibilità di tornare per un attimo indietro nel tempo e realizzare un vero foglio di carta così come facevano i mastri cartai fabrianesi del XIII Secolo.

Perchè non salire poi in macchina, partire verso est e scoprire la vicina Valle del Cesano?  

A soli 13 km da Fabriano troviamo subito Genga  che oltre al suo piccolo quanto elegante castello medioevale ci dona la possibilità di visitare: 

  • l’Abazia di San Vittore alle Chiuse, 
  • Il Tempietto del Valadier e le famose 
  • Grotte di Frasassi, una eccellenza impossibile da non visitare! 
“La Sala delle Candeline e la Sala delle Colonne” © Opera&Sound Worldwide

Percorrere il tunnel di accesso alle grotte è gia di per se qualcosa di emozionante! E se poi si entra direttamente sull’ Abisso Ancona, il cuore si riempie di emozioni e non si può non rimanere a bocca aperta! Il complesso è formato da una enorme serie di ambienti sotterranei, ed il primo è una enorme cavità che ha un’estensione di 180 x 120 m e un’altezza di 200 m; è talmente ampia che al suo interno potrebbe essere contenuto il Duomo di Milano. Poi avanti per le altre sale: la sala delle candeline, la più caratteristica, chiamata così perché le stalagmiti sembrano proprio ricordare delle candele; la sala Bianca, invece, dotata di un suggestivo colore bianco, ottenuto dalla calcite pura; la sala dell’Orsa che sottoposta a maggiore erosione dell’acqua, ha ricreato la forma di un’orsa; la sala dell’Infinito è così definita perché inizialmente, gli esploratori visitandola, persero completamente l’orientamento, tanto da girare intorno ad essa per due o tre volte, come se fosse un percorso infinito, in cui era facile perdersi. E perché non cercare nelle formazioni anche forme di fantasia caratteristiche (i cui nomi vennero dati dagli speleologi che le scoprirono per orientarsi)? Provate e trovare la “Fetta di pancetta”, il “Dante”, il “Babbo Natale”, il “Cammello e il Dromedario”, “Il Pastore e la Pecorella” e tante altre. 

Vi invitiamo vivamente a visitare questa eccellenza.

Proseguiamo sempre verso est eccoci ad Arcevia che vanta ben 9 castelli che lo circondano tra i quali il più antico, Loretello che è anche denominato “Castello dell’Amore”. 

 A soli 15km sulla SP424 merita di essere visitata Pergola , scrigno di una bellezza culturale di altissimo livello: il Museo dei Bronzi Dorati.

La destinazione finale di questo nostro itinerario è verso il Mare Adriatico, Mondavio, che con il suo simbolo, la Rocca Roveresca, chiamata anche Gigante Buono per non aver combattuto nessuna battaglia, e la tradizione culinaria di eccellenza

“i Tacconi allo Sgagg di Mondavio” © Opera&Sound Worldwide

Tacconi allo “Sgagg”, o anche tacconi allo sgaggio, prendendo il nome “allo sgagg” proprio dal suono del lardo che soffrigge. Sono per eccellenza il piatto tipico di Mondavio e sono un primo piatto il cui impasto, che deve essere consistente, è composto di farina di grano, farina di favetta di Fratterosa (presidio Slow Food) mescolate in egual misura con uova. L’impasto è preparato rigorosamente a mano, cotto in acqua e un po’ di sale. Nell’antica ricetta i Tacconi venivano cucinati in brodo ma oggi si preferisce un sugo semplice ottenuto facendo soffriggere l’aglio e il lardo macinato. In fine pancetta o guanciale croccante. A piacere grattata di pecorino o grana e battuta di prezzemolo.

Vi consigliamo di godervi Mondavio nel suo centro storico non tralasciando un tour all’interno della Rocca, tra i suoi camminamenti, le sale interne e il fossato. Mondavio offre anche scorci senza eguali sulle dolci colline marchigiane oltre ad un tramonto suggestivo. 

Perché allora non goderselo sorseggiando un ottimo bicchiere di vino locale?

 

Le terre del Gentile e della Valle del Cesano.

Noi le abbiamo visitate!

E voi?

DURATA ITINERARIO
dalla Mattina al tardo Pomeriggio

Km DA PERCORRERE
80

MEZZI CONSIGLIATI
Auto, Moto, Bicicletta

In questo itinerario 

“L’immagine di settecento anni di tradizione cartaria di Fabriano”

Scopriamo la grande eccellenza marchigiana, Le Grotte di Frasassi”

“Un viaggio tra le perle d’Italia nella provincia di Pesaro e Urbino”

” Lasciamoci pervadere il palato dalle delizie culinarie locali di Mondavio”

“I bracciali che indossiamo? Emozioni in movimento”

“L’immagine di settecento anni di tradizione cartaria di Fabriano”

Scopriamo la grande eccellenza marchigiana, Le Grotte di Frasassi”

“Un viaggio tra le perle d’Italia nella provincia di Pesaro e Urbino”

” Lasciamoci pervadere il palato dalle delizie culinarie locali di Mondavio”

“I bracciali che indossiamo? Emozioni in movimento”

Nell’ itinerario è presente:
 

ARNALDO POMODORO 

Sasso, 1982 

scultura in bronzo


Pinacoteca Civica B. Malajoli, Fabriano 

Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro.

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