IL MONTE SAN BARTOLO E LE SUE BELLEZZE

Avete mai fatto un giro in “pano“? 

Sapete cosa significa farne uno? 

Pano” significa “Panoramica” e nel gergo pesarese si intende trascorrere del tempo sul monte che divide le Marche nord dalla Romagna, il Monte San Bartolo.

E quale miglior modo di farlo se non in sella al proprio scooter? 

“Godersi un bel giro in “pano” sul Monte San Bartolo” © Opera&Sound Worldwide

I 14 anni sono un’età attesissima a Pesaro perché si sa che è arrivato il momento per aggiudicarsi il tanto sognato motorino che tutti ma proprio tutti gli adolescenti non possono fare a meno.

Non stupitevi quindi se vi viene chiesto di fare una “pano”. Vi si sta chiedendo di fare un giro per le strade poco trafficate del monte e se non siete molto pratici delle “due ruote” potete unire l’utile al dilettevole; prendere dimestichezza con il mezzo e contemporaneamente godere degli scorci meravigliosi a picco sul mare. 

Allora partiamo da Pesaro !!! 

Partire la mattina e scaldarsi con i primi raggi solari, sentire il vento sul viso, fermarsi nelle prime piazzole e godere delle vedute sul mare con lo sguardo che, quando il cielo è terso, arriva fino al Monte Conero. Queste sono le prime curve sul Monte San Bartolo, che è anche Parco protetto e permette ogni tipo di divertimento.  

Vigne, campi di grano, colline dolci e Borghi, di kilometro in kilometro ci si innamora della zona; e quindi parcheggiamo e percorriamo a piedi scegliendo tra percorsi luoghi e corti, a seconda di cosa ci piace di più, magari arrivando alla Croce del San Bartolo. 

“Godersi il Parco del Monte San Bartolo a cavallo” © Opera&Sound Worldwide

E perchè quindi non salire a cavallo e proseguire addentrandosi ancora nella boscaglia oppure costeggiando i sicuri dirupi sull’azzurro Mare Adriatico? Ma proseguiamo, fino ai primi borghi fortificati di Pesaro, Fiorenzuola di Focara e poi fino Casteldimezzo dove fermarsi per un pranzo a base di pesce freschissimo è quasi d’obbligo. Tutte queste vedute sul mare invogliano e non possiamo non arrivare alla Baia di Vallugola dove ci aspettano hotels, stabilimenti balneari e tanta tanta tradizione, anche ricca di leggende. 

“La leggenda di Valbruna” © Opera&Sound Worldwide

La leggenda narra che al largo di Vallugola sorgesse Valbruna, una splendida città greca caratterizzata da palazzi lussureggianti, statue, templi e soprattutto un importantissimo porto. 

La città nella sua posizione aveva mosso le ire di Nettuno che dopo secoli volle recuperare quella parte che gli era sfuggita da sotto il suo potere. Così che il mare si alzò, le piogge furono incessanti e i Valbrunini, non riuscendo a fermare l’avanza del mare, dovettero vedere Valbruna sommersa dalle acque. 

Da allora non fu mai più ritrovata e da allora prese il nome de l’Atlantide dell’Adriatico.

Lasciata la Vallugola siamo quasi al confine, ma ancora no….manca l’ultima città, Gabicce, che si divide in 𝗚𝗮𝗯𝗶𝗰𝗰𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗲, solare cittadina balneare e 𝗚𝗮𝗯𝗶𝗰𝗰𝗲 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲 terzo Borgo Fortificato di Pesaro, dove seduti ad ammirare la riviera e assaporando la tradizione locale, potrete attendere un tramonto mozzafiato. Che dire, un’esperienza da vivere assolutamente! 

“Uno dei tramonti più belli visti dalle Marche” © Opera&Sound Worldwide

Il Monte San Bartolo e le sue Bellezze

Noi lo abbiamo visitato!

E voi?

DURATA ITINERARIO
dalla Mattina al tardo Pomeriggio

Km DA PERCORRERE
16

MEZZI CONSIGLIATI
Auto, Moto, Bicicletta, Scooter

In questo itinerario 

“Natura, sport, cultura, enogastronomia. Tutto il divertimento tra le colline ed il mare!”

“Un viaggio tra le perle d’Italia nella provincia di Pesaro e Urbino”

“La terrazza più bella sull’Adriatico”

Emozioni gastronomiche marchigiane con un pizzico di Romagna”

“Natura, sport, cultura, enogastronomia. Tutto il divertimento tra le colline ed il mare!”

“Un viaggio tra le perle d’Italia nella provincia di Pesaro e Urbino”

“La terrazza più bella sull’Adriatico”

Emozioni gastronomiche marchigiane con un pizzico di Romagna”

Nell’ itinerario è presente:  

ARNALDO POMODORO 


Sfera grande, 1966-1967  

bronzo, Ø 350 cm


Piazzale della Libertà, Pesaro  

Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro

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