I COMUNI DELLA MANIFATTURA MARCHIGIANA

Delle bellezze così genuine non le avevamo mai viste! In questo nuovo itinerario ci siamo davvero innamorati davanti a cartoline naturali che catturano immediatamente. Siamo partiti dalla provincia di Macerata, più precisamente da Helvia Recina antica città romana della quale ora rimangono solo rovine del teatro ma l’atmosfera che si respira è veramente unica. E se pensiamo anche a pochi kilometri, a Macerata città di grande eleganza, vedute mozzafiato e bellezze nascoste, ogni estate la cultura e lo spettacolo animano tutta la città grazie ad un altro famoso teatro, lo Sferisterio, che , nato dapprima per eventi di natura sportiva, ora è uno dei simboli della Città in tutto il mondo. 

E quale miglior modo di farlo se non in sella al proprio scooter? 

“lo Sferisterio di Macerata” © Opera&Sound Worldwide

Se si dice cultura, Macerata è veramente attrattiva e di alto spessore; una visita ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi  è quindi d’obbligo. I Musei affascinano con ben tre piani di cultura ed ospitano: nel seminterrato il 𝙈𝙪𝙨𝙚𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝘾𝙖𝙧𝙧𝙤𝙯𝙯𝙖, 

– al piano nobile le 𝘾𝙤𝙡𝙡𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝘼𝙧𝙩𝙚 𝘼𝙣𝙩𝙞𝙘𝙖 che racchiude l’affascinante Galleria dell’Eneide al secondo piano la 𝘾𝙤𝙡𝙡𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝘼𝙧𝙩𝙚 𝙈𝙤𝙙𝙚𝙧𝙣𝙖 𝙚 𝘾𝙤𝙣𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤𝙧𝙖𝙣𝙚𝙖. 

Passeggiando per il bellissimo centro di Macerata, tra Piazze, vicoli ed edifici storici, rigorosamente tutto facilmente raggiungibile in pochissimi minuti a piedi, eccoci in Piazza della Libertà dove ammirare la Loggia dei Mercanti, il Teatro Lauro Rossi e la limitrofa Torre Civica sulla quale è presente il bellissimo orologio planetario che alle 12.00 e alle 18.00 di ogni giorno permette di apprezzare il carosello dei magi che escono dall’orologio in onore della Vergine Maria. E’ anche possibile salire sulla torre e ammirare la suggestiva visuale sulle dolci colline marchigiane. Una esperienza veramente da non perdere! La Provincia di Macerata solo vedendo il suo capoluogo si dimostra veramente importante sotto tanti aspetti ma queste zone, insieme alla vicina Provincia di Fermo sono anche importanti quanto caratteristiche per la produzione delle calzature artigianali che risultano una delle maggiori delle Marche. Alcuni Comuni sono veramente caratterizzati da questa tradizione manifatturiera e quindi perchè non partire per queste destinazioni? La prima che incontriamo in direzione est è Morrovalle, il cui centro storico conserva ancora il suo aspetto medievale con i tratti dei borghi sorti intorno all’anno Mille ed è uno dei centri del distretto calzaturiero fermano-maceratese. 

“il bellissimo Comune di Morrovalle” © Opera&Sound Worldwide

A soli 6 kilometri sempre in direzione est eccoci a Montrecosaro, uno dei Borghi più Belli d’Italia che si distingue oltre che per fare parte del bacino calzaturiero marchigiano anche per la sua antichità data dal ritrovamento di reperti archeologici etruschi e romani oltre che per i suoi edifici. Spostandoci ora verso sud ed entrando nella provincia di Fermo entriamo nella “patria” della calzatura marchigiana. Nello specifico a Montegranaro un centro calzaturiero di grande rilievo e la diffusione di tale attività risale al tardo ‘700. La maggior parte dell’artigianato locale si basa oggi proprio sulla produzione di scarpe ed accessori da parte di medie e grandi imprese. Attraverso la continua ricerca tecnologica e di stile, oggi Montegranaro si colloca nel panorama mondiale tra i maggiori centri di produzione di calzature di alta qualità. Montegranaro tra la fine del ‘770 e i primi anni del ‘800 inizio una nuova attività economica, quella della produzione delle calzature artigianali. L’idea fu del Granatelli che iniziò a produrre la “chiòchera”, una sorta di pantofola di stoffa con a suola di pelle di cavallo che venne prodotta inizialmente solo per mercato regionale marchigiano per poi estendersi allo stato pontificio e il Regno di Napoli. 

A 14 kilometri ancora in direzione est si arriva poi a Sant’Elpidio a Mare anche lui arroccato sulla collina come da tradizione marchigiana, la cui economia si basa soprattutto sull’industria calzaturiera e della pelletteria. 

“Esemplari di calzature del Museo della Calzatura di Sant’Elpidio a Mare” © Opera&Sound Worldwide

La tradizione calzaturiera è talmente forte che esiste a Sant’ Elpidio a mare addirittura il Museo della Calzatura che unisce migliaia di reperti tra scarpe, forme ed utensili, di ogni epoca storica provenienti da tutto il mondo e anche esemplari di personaggi famosi. Lasciando Sant’Elpidio a Mare, a soli 40 km da Macerata e a circa 6 km dl mare Adriatico troviamo l’ultimo Comune del nostro itinerario, il capoluogo dell’omonima Provincia, Fermo che ha veramente mantenuto il suo aspetto tipicamente medioevale e che vanta tradizione, cultura e una altissima qualità della vita. 

“Palazzo dei Priori di Fermo” © Opera&Sound Worldwide

Appena arrivati a Fermo subito si nota quanto sia unica, con il suo Palazzo dei Priori sede della Pinacoteca Comunale , della sezione picena del Museo Archeologico e della Sala del Mappamondo e con il Teatro dell’ Aquila, uno dei teatri all’italiana più belli delle Marche.  Ma la città regala anche scenari unici sotterranei, si può infatti poi scendere nel cuore di Fermo e visitare, le Cisterne Romane, un unico e antichissimo esempio di opera di ingegneria idraulica sotterranea; durante l’anno la temperatura oscilla tra i 13e i 15 gradi, quindi vi consigliamo di coprirvi bene e di scoprirla in ogni suo angolo.

Chiudiamo questo nostro itinerario al Parco del Grifalco dove troviamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta dove si può scorgere fino alla costa e poi via verso lo shopping nei tantissimi outlet della calzatura che si possono trovare nelle vicinanze.

I comuni della manifattura marchigiana

Noi li abbiamo visitati!

E voi?

DURATA ITINERARIO
dalla Mattina al tardo Pomeriggio

Km DA PERCORRERE
60

MEZZI CONSIGLIATI
Auto, Moto

In questo itinerario 

Un viaggio interamente dedicato alla Calzatura

“I braccialetti che indossiamo? Emozioni in movimento!

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