DUE CITTA’ IN UNA PROVINCIA
Pesaro, Città Creativa UNESCO della Musica e città natale di Gioachino Rossini, chiamato anche il Cigno di Pesaro. Avevamo già trascorso del tempo in questa città ma abbiamo deciso di rivisitarla per scoprirla nel profondo. Una delle peculiarità di Pesaro è di poter permettere ai cittadini e ai turisti in visita di godersi la città tranquillamente in bicicletta grazie alle “bicipolitane” cittadine che collegano perfettamente tutte le zone della città. Quindi in sella!
Iniziamo dal mare, che abbraccia Pesaro da nord a sud fino al porto dal quale, la sera, è possibile godere di un tramonto inedito sul mare. Lungo il tragitto è facile imbattersi in uno dei simboli della città, la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro che i pesaresi chiamano “la Palla”. Spostandosi verso il centro si entra nel cuore della città ed è d’obbligo visitare:
– Teatro Rossini
Dopo questo tour nella rete museale cittadina abbiamo la conferma che Pesaro è veramente di altissima caratura culturale anche se è tangibile il totale collegamento con il grande compositore Giochino Rossini, anche nel cibo. Ed eccola la Pizza Rossini, inedita, con ingredienti inusuali ma dal gusto inimitabile quanto tipico. Un’altra particolarità di Pesaro è che dal 1999 la sigla della sua provincia è stata integrata da un’altra città di enorme fama internazionale, Urbino. Allora partiamo per la nuova destinazione anche se prima non vogliamo lasciarci sfuggire l’occasione di scoprire dei Borghi arroccati intorno a Pesaro.
Sono di strada e quindi perchè non visitarli?
Eccoci quindi a Novilara cinto da solide mura di difesa, in posizione dominante sulla cima di una delle alture che separano la valle del Foglia da quella del Metauro e poi a Candelara posto a 180 metri sul livello del mare, circondato da piccole valli, boschi di querce, macchia, viti, ulivi. Il panorama a 360° di orizzonte spazia dal mare all’Appennino con il profilo delle montagne: il Catria, il Nerone, il Carpegna. Il suo nome si pensa che derivi da “Candelaria” e la leggenda narra che per individuare il luogo su cui costruire il paese, furono accese tre candele e nel punto meno ventoso, dove non si è spenta la candela, venne costruito il paese.
Ma ora è tempo di dirigersi verso Urbino.
Appena arrivati in questa città si respirano storia ed arte. Non per questo il centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO ricordato nelle sculture del Vittoriano dedicate alle quattordici città nobili dell’Italia unita e sede di una importante e cinquecentesca università, tra le più importanti d’Europa. Passeggiando quindi tra le vie del centro si arriva a Piazza Federico alle porte del Palazzo Ducale di Urbino, simbolo della Città e da qui non possiamo che lasciarci affascinare visitando la Galleria Nazionale delle Marche .
E’ un’esperienza unica!
Accedervi dal Cortile d’Onore per poi salire la bellissima scalinata ed accedere di volta in volta alle numerose sale e ammirare la Sala degli Arazzi, l’Appartamento della Jole, la Cappellina del perdono, il Tempietto dedicato alle Muse, la Sala del trono per poi entrare nello Studiolo di Federico da Montefeltro e poi affacciarsi in uno dei balcono del Palazzo e godere di vedute eccezionali sulle colline circostanti. Le collezioni sono veramente numerose e di inestimabile prestigio e tra queste la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la Città ideale, (tavola con prospettiva di autore ancora sconosciuto), il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello, le due tele di Tiziano che in origine costituivano lo stendardo processionale della Confraternita del Corpus Domini di Urbino.
Lasciando il Palazzo Ducale, Urbino è così affascinante che passeggiare tra i suoi vicoli regala scorci della città inediti e il “sapore” antico soddisfa totalmente anche gli animi esperenziali più sopraffini e salendo i vicoli sopra via Mazzini ecco altri tra i principali monumenti della città:
– Oratorio di San Giovanni Battista
– Oratorio di San Giuseppe.
Ormai la giornata è giunta al termine e come da tradizione cittadina vogliamo sederci e rilassarci ammirando le forme morbide della città e delle colline circostanti. Il luogo migliore per farlo è presso la Fortezza Albornoz, il punto più panoramico della città.
Vi consigliamo quindi di farlo assaporando una gustosa tipicità locale come la Crescia Sfogliata di Urbino farcita con una delle tipicità locali come il Salame del Montefeltro, il Prosciutto di Carpegna, il Formaggio di Fossa o la Casciotta e non ve ne pentirete veramente!
Due città in una Provincia
Noi le abbiamo visitate!
E voi?
DURATA ITINERARIO
dalla Mattina al tardo Pomeriggio
Km DA PERCORRERE
48
MEZZI CONSIGLIATI
Auto, Moto, Bicicletta
Nell’ itinerario è presente:
ARNALDO POMODORO
Sfera grande, 1966-1967
bronzo, Ø 350 cm
Piazzale della Libertà, Pesaro
Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro